MARIO DE BIASI “dolce freddo”
La mostra propone una rassegna di fotografe inedite dedicate al tema del gelato. Una rassegna di grande interesse culturale, sia per il tema e sia per l’importanza storica del grande maestro della fotografa del 900. Scatti inediti realizzati tra gli anni 50 e 70 che il grande fotografo ha realizzato durante i suoi viaggi e i suoi reportage in giro per il mondo.
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BIOGRAFIA
Nato a Sois (Belluno) nel 1923 e milanese d’adozione, Mario De Biasi inizia a fotografare nel 1945 in Germania con un apparecchio fotografco rinvenuto tra le macerie di Norimberga, dove un anno prima era stato deportato durante la seconda guerra mondiale.
Rientrato in Italia, De Biasi frequenta per alcuni mesi il Circolo Fotografco Milanese, dove organizza la sua prima mostra personale nel dicembre del 1948. Nel 1953 diventa fotografo professionista ed entra nella redazione del settimanale “Epoca”, dove rimarrà per oltre trent’anni. Sotto la direzione di Enzo Biagi prima e poi di Nando Sampietro realizza i suoi più famosi reportages, viaggiando incessantemente per ogni angolo del mondo.
In oltre cinquanta anni di attività De Biasi è stato insignito di numerosi premi internazionali, tra cui l’Erich Salomom Preis (a Colonia nel 1964), il premio Saint-Vincent per il giornalismo (nel 1982), il premio Friuli Venezia Giulia (a Spilimbergo nel 1994), il premio alla carriera al Festival di Arles (nel 1994), il
premio San Martino (a Belluno nel 2002). Nel 2003 è stato inoltre insignito dalla FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografche) del titolo di “Maestro della fotografa italiana”.
Innumerevoli le mostre che, in Italia e all’estero, gli sono state dedicate. Una speciale menzione meritano la personale organizzata nel 1972 presso la Photokina di Colonia nell’ambito della mostra “Gli universalisti” e la partecipazione nel 1994 alla mostra “The Italian Metamorphosis, 1943-1968” al Solomon Guggenheim Museum di New York dove la sua celebre fotografa “Gli italiani si voltano” è stata utilizzata come poster della manifestazione.
Ha tenuto workshops sul fotoreportage e su come fotografare la natura da vicino, e ha pubblicato oltre novanta libri fotografci. Nel 2006 ha presentato al Circolo della Stampa di Milano il suo 86° libro “Metamorfosi” con l’introduzione critica di Vittorio Sgarbi ed è stato insignito dal sindaco di Milano del premio “Ambrogino d’oro”.
“Ha fotografato rivoluzioni, uomini famosi e paesi sconosciuti. Ha fotografato vulcani in eruzione e distese bianche di neve al polo a sessantacinque gradi sotto zero. La macchina fotografca fa parte ormai della sua anatomia come il naso e gli occhi”
ha scritto di lui Bruno Munari.
Rassegna on line
8 - 28 aprile 2021
Presentazione a cura di:
Ernesto L. Francalanci
Autore di saggi di estetica, di storia e di critica d'arte (Estetica del potere, Mimesis 2015, Estetica degli oggetti, Il Mulino 2009), ha scritto anche diversi manuali per l'università e i licei (Dell'arte, 2021 De Agostini).
È stato docente di Storia dell’arte presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia e di Storia dell’arte contemporanea presso la Facoltà di design e arti dell’Istituto Universitario di Architettura di Venezia (IUAV) e altre Università.
Stefano Cusumano
fotografo
Serenela Minto,
Storica e critica dell'arte
BARCHESSA VILLA QUAGLIA
Info. 328 4851819
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